Page 59 - BELLEZZA IN FARMACIA
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Cresce il mercato della PetTech, ma in Dalla World Health Academy of
Italia resta un comparto di nicchia Dermatology and Pediatrics le linee guida
Solo il 19% dei proprietari di animali domestici utilizza dispositivi
smart per monitorare la salute, il benessere e la gestione per una fotoprotezione efficace e sicura
quotidiana dei propri pet nell’età pediatrica
Nel mondo il mercato globale della PetTech supera i 10 miliardi Un documento condiviso da un panel di esperti internazionali di
di euro, con un trend in crescita annuo del 5% in Europa, ma solo dermatologia e pediatria, per un approccio globale, con gli stili
il 19% dei proprietari italiani di pet utilizza tecnologie avanzate di vita da seguire e i filtri da usare
per monitorare salute, benessere e gestione dei propri animali da La World Health Academy of Dermatology and Pediatrics (WHAD&P)
compagnia. ha riunito a Roma, presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi,
È quanto emerge dall'Osservatorio Quattrozampeinfiera, che ha un panel di esperti dermatologi e pediatri internazionali, per
indagato le abitudini dei pet owner italiani, attraverso un campione sottolineare in maniera univoca l’importanza di adottare delle good
di 50.000 intervistati nelle practices di fotoprotezione. L’incontro ha portato alla realizzazione di
principali città del Paese. un documento condiviso “Linee di indirizzo per la fotoprotezione in
I dati della ricerca età pediatrica” che, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche,
indicano che c'è un presenta un approccio globale, con gli stili di vita da seguire
ampio margine di e i filtri da usare, per garantire efficacia
crescita, in particolare e sicurezza.
per quanto riguarda La fotoprotezione, specie in età pediatrica,
il monitoraggio della è indispensabile: applicare la crema non
salute, la gestione basta, servono misure protettive e stili
a distanza e i servizi di vita adeguati.
veterinari online, ma una scarsa conoscenza di soluzioni già presenti Le preoccupazioni degli esperti sono
sul mercato e dell'efficacia e i benefici delle nuove tecnologie.
soprattutto per la potenziale tossicità
dei filtri solari: molti filtri organici (filtri
Una ricerca del Global Burden of chimici) contengono sostanze che possono
essere assorbite dall’organismo, producendo
Diseases quantifica la mortalità legata danni alla salute umana (interferenza endocrina,
all’inquinamento dell’aria stimolo della formazione di carcinomi, reazioni allergiche) e possono
Un fattore di rischio significativo per la salute, ma ancora troppo risultare nocive per l’ambiente marino.
sottovalutato Da qui il consiglio di scegliere preferibilmente prodotti solari
Le patologie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima contenenti molecole inorganiche, soprattutto Ossido di Zinco, stabile
causa di mortalità e morbilità a livello globale. La progressiva e ad ampio spettro, possibilmente non formulato in nanoparticelle
e sempre più affinata conoscenza dei fattori di rischio - o nebulizzato, possibilmente associato a sostanze naturali con
comportamentali e cardio-metabolici - ha consentito nel tempo di proprietà antiossidanti e immunostimolanti.
mettere in atto strategie efficaci di prevenzione, diagnosi e cura, Il documento entra nel dettaglio dei comportamenti da assumere
riducendo così la mortalità under 50. nelle diverse situazioni e con bambini nei primi 6 mesi di vita.
Tra i fattori che contribuiscono a mettere a rischio la salute del cuore Le raccomandazioni puntano poi a disincentivare la scelta di prodotti
c’è sicuramente l’inquinamento dell’aria, anche se sinora è stato contenenti profumi, preferendo formulazioni resistenti all’acqua
ampiamente sottovalutato, tanto da non esser preso in adeguata (water resistent o very water resistent) e, sul fronte della sostenibilità,
considerazione da linee guida internazionali e programmi finalizzati quelle biodegradabili e con packaging eco-sostenibile.
a ridurre l’incidenza delle patologie cardiovascolari.
L’indagine condotta dal Global Burden of Diseases ha stimato a
livello globale circa 9 milioni di morti attribuibili all’inquinamento
dell’aria, di cui oltre la metà (60%) riconducibili a cause di morte
cardiovascolare: 32% per
cardiopatia ischemica e
28% ictus.
Ad ora l’Italia non figura
nella ‘black list’ dei Paesi che
presentano il maggior numero
di eventi cardiovascolari
connessi all’inquinamento
dell’aria, ma la tematica
necessita adeguata attenzione
anche in considerazione di un
inquinamento crescente, in particolare in alcune aree della Penisola,
e al cambiamento climatico, che può portare ad un accresciuto
accumulo di inquinanti nell’ambiente.
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