Page 48 - BELLEZZA IN FARMACIA
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i n t e r v i s t a
ESSICA, UN PROGETTO EUROPEO
ESSICA è un progetto europeo transfrontaliero del bando
Interreg ALCOTRA (2014-2020) nato per lavorare a fianco
degli operatori della filiera delle erbe aromatiche.
Gli obiettivi perseguiti sono ambiziosi: aumentare la
qualità e la salubrità delle produzioni, incrementare la
competitività delle aziende e migliorare la sicurezza
alimentare dei prodotti.
Per farlo il partenariato italo-francese ha investito molto
sulla ricerca e uno degli output sul versante italiano è
stato la realizzazione del laboratorio scientifico ESSICA.
Si trova presso il MÚSES Accademia Europea delle Essenze di Savigliano, in provincia di Cuneo:
equipaggiato con macchinari all’avanguardia, è un luogo dedicato alla sperimentazione di alto profilo
nel campo delle tecniche di essiccazione. Il laboratorio è un vero e proprio hub tecnologico, già in
funzione e che resterà a disposizione di tutte le aziende del territorio.
La scelta del luogo non è casuale: Palazzo Taffini ospita il MÚSES, un polo tecno-sensoriale - ma anche
un’accademia e un museo - che celebra le erbe aromatiche, la principale vocazione di quella parte del
territorio piemontese. Il Piemonte è infatti il primo produttore italiano del settore e copre circa il 30%
del fabbisogno nazionale.
Le attività specifiche del progetto ESSICA sono molte e mirano ad applicare un nuovo sistema di
essiccazione a freddo e con microonde; analizzare e impiegare i sottoprodotti dell’essiccazione, quali
le acque costituzionali; adottare tecniche innovative di sanitizzazione; studiare nuovi tipi di imballaggi
biodegradabili che mantengano le caratteristiche del prodotto durante la shelf-life; divulgare i risultati
delle sperimentazioni a produttori e imprese; promuovere una formazione di alto profilo a partire dalle
attività e dai risultati.
I partner di ESSICA, oltre a Terre dei Savoia, sono il DISAFA (Università degli Studi di Torino) e gli enti
francesi CRIEPPAM e FRANCEAGRIMER.
l’olio essenziale, cercando di non alterarne i principi attivi e notevolmente le cifre di
mantenendo il più possibile il loro stato naturale. produzione.
La Federbio ha inoltre censito
Parlando invece di sicurezza? 387 ettari di coltivazioni
Le piante aromatiche possono essere sanitizzate e anche in questo biologiche nel 2016 nella sola
ambito, le possibilità sono molte, ma tutte hanno l’obiettivo comune zona Alcotra, una superficie
di eliminare gli organismi che possono essere dannosi sia per la quasi triplicata dal 2011.
conservazione del prodotto sia per la salute del consumatore. Il mondo delle piante
Le tecnologie in questo ambito sono svariate, ma la cautela è aromatiche sta incontrando un
massima poiché con questo tipo di sanitizzazioni si ottengono crescente interesse, sia da parte
prodotti sterili, ma si rischia di perdere qualità. delle piccole-medie imprese
ESSICA studia anche i processi di sanitizzazione proprio per che dai grandi produttori.
diminuirne gli effetti negativi sulle erbe. I coltivatori nelle regioni
montane e non sono interessati
Possiamo dare qualche numero sulle coltivazioni di piante ai prodotti di nicchia ad alto
officinali nel territorio che è oggetto del vostro osservatorio? valore aggiunto la cui vendita
La FIPPO (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) stima che, può ripagare degli alti costi di
sul territorio transfrontaliero italo-francese Alcotra, la superficie produzione. Allo stesso modo si
coltivata a piante officinali (anche quelle destinate ad oli essenziali) riscontra un interesse anche da
superi i 930 ettari, con predominanza di Passiflora, Assenzio e parte dei consumatori per tutta
Camomilla romana. una serie di prodotti naturali. n
Consideriamo, tuttavia, questi dati già superati e sottostimati:
non includono infatti le piante spontanee la cui raccolta aumenta Silvana Sassi
Bellezza Farmacia 46