Page 57 - Bellezza in Farmacia
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r i c e r c h e
Luci e ombre nella valutazione dei servizi sanitari rivolgere, nel 73% dei casi, a
I servizi di prossimità sono positivi, mentre i tempi di attesa sono le criticità principali professionisti privati.
Il 21% dei rispondenti si è
rivolto al pronto soccorso, che
rappresenta un presidio di
riferimento per le fasce più
fragili ed economicamente
meno abbienti.
Le visite specialistiche sono
per il 40% a carico della sanità
pubblica e un 60% a carico
di strutture private o
convenzionate.
Emerge tuttavia che il 29%
della popolazione a livello
nazionale (41% nelle Isole
e il 36% al Sud) ha rinunciato
a cure mediche o le ha rinviate
per ragioni economiche.
Ma quali sono nel dettaglio i numeri che esami di laboratorio (66%) e visite da medico di Se i costi limitano in alcuni casi
traducono l’accesso degli italiani alle cure? famiglia e pediatra (64%), eseguite in strutture l’accesso alle cure, nessun
Dallo studio emerge una fruizione delle pubbliche o convenzionate. dubbio però degli intervistati
prestazioni sanitarie distribuita presso tutta la Discorso differente per quanto riguarda le cure sul valore e i pregi del Servizio
popolazione nazionale, per lo più concentrata su odontoiatriche, per le quali ci si continua a Sanitario nazionale, che risulta
promosso (voto 6,2 su 10)
Esami di laboratorio e visite dal medico di famiglia le prestazioni più diffuse persino nelle Isole e nel Sud,
e quello Privato ancor
di più (7,2 su 10).
Tra i servizi giudicati più
performanti, emergono il 118,
i medici e pediatri di famiglia
e i servizi offerti in farmacia;
tra i punti di maggiore criticità
spiccano invece gli eccessivi
tempi di attesa per visite
specialistiche, ricoveri
e diagnostica, una delle ragioni
alla base del turismo sanitario.
Il 33% degli intervistati
si è infatti spostato nell’ultimo
triennio per motivi di salute sia
per raggiungere centri
di eccellenza, sia per sfuggire
La condizione economica risulta decisiva nella fruizione di alcune cure
alle infinite liste d’attesa.
Tra questi, il 43% ha dovuto
sostenere una spesa aggiuntiva
compresa tra i 200 e i mille
euro; il 21% tra mille e cinque
mila euro, con un significativo
impatto sul bilancio familiare.
Guardando avanti tuttavia
il 70% rimane convinto
della bontà della scelta di
spostarsi anche in futuro. n
A cura di Silvana Sassi
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