Page 60 - BELLEZZA IN FARMACIA
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integralmente bellessere
di specifici nutrienti. donne a rischio di carenza.
La gravidanza, per esempio, è un periodo di profondi cambiamenti
fisici e di aumentato fabbisogno di alcune sostanze necessarie a E tutti gli altri integratori?
fornire al nascituro le materie prime utili al suo sviluppo: durante i
nove mesi il fabbisogno calorico giornaliero è di circa 300 calorie in Il ferro è indispensabile per
più di quello normale in una donna in età fertile.
L’alimentazione è sufficiente a coprire questo mutato fabbisogno? combattere l’anemia.
O è necessaria un’integrazione?
Su questo i pareri degli esperti non sono concordi. I controlli di routine nei nove
Uno studio recentemente pubblicato sul Drug and Therapeutics
Bulletin (DTB), una rivista scientifica inglese che si occupa di mesi segnalano eventuali
valutazione indipendente di trattamenti farmaceutici, sembrerebbe
- in assenza di necessità specifiche - giustificare l’assunzione solo di campanelli di allarme se la sua
alcuni nutrienti, come acido folico e vitamina D, mentre
sosterrebbe che, in generale, una sana alimentazione sarebbe presenza nell’organismo scende
sufficiente a coprire qualsiasi esigenza. Al di là di questo non
esisterebbero studi scientifici validi per consigliare a tappeto alle sotto la soglia minima: in
donne incinte o che stanno programmando una gravidanza di
assumere integratori multivitaminici. questo caso, sono necessari gli
In effetti, anche le ultime raccomandazioni dell’Organizzazione
mondiale della Sanità per un’esperienza positiva in gravidanza, integratori, in dosi quotidiane
sottolineano chiaramente che, in condizioni normali e fisiologiche,
i multivitaminici non sono consigliati a tappeto per tutte le donne. sostenute (dai 60 ai 120
Di sicuro, c’è uniformità di giudizio, sulla necessità di
un’integrazione della dieta con acido folico o vitamina B9. milligrammi).
La sua assunzione dovrebbe, in teoria, essere prevista già da
almeno uno o due mesi prima del concepimento e fino a tutto Per evitare, poi, di incorrere
il terzo mese, per favorire la formazione corretta del sistema
Le ultime nervoso del bambino, riducendo il rischio di “spina bifida”. nella gestosi, nel rischio di
raccomandazioni Il quantitativo quotidiano deve arrivare a 0,4 milligrammi (pari a
dell’Organizzazione 400 microgrammi o mcg). parto prematuro e per non
mondiale della Sanità Meno certe le evidenze e meno unanimi i consensi, invece, sulla
per un’esperienza vitamina D, per la quale non c’è accordo internazionale: per impoverire troppo lo scheletro
positiva in gravidanza, l’Organizzazione mondiale della Sanità i dati a disposizione non
sottolineano consentono di avere prove certe dell’efficacia di una della donna, che cede il
chiaramente che, supplementazione con questa vitamina e, quindi, dell’esigenza
in condizioni normali di consigliare a tutte le donne incinte l’assunzione di un minerale al bimbo in
e fisiologiche, integratore mirato.
i multivitaminici non Lo stesso fanno, in Italia, le Linee guida del Ministero della Salute formazione, lo specialista
sono consigliati a per la gravidanza fisiologica e l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco.
tappeto per tutte Sempre in Italia, però, il Consensus italiano sulla vitamina D della potrebbe prescrivere degli
le donne Società italiana di Pediatria preventiva e sociale, suggerisce di
prendere in gravidanza 600 unità al giorno di questa vitamina. integratori di calcio.
La vitamina D è importante per l’assorbimento del calcio e la
formazione dello scheletro del feto e sembra avere anche un ruolo Insieme al calcio, si integra
antinfiammatorio: la supplementazione è consigliata per lo più alle
in genere anche il magnesio,
che combatte la preeclampsia
e il ritardo di crescita del bimbo
in utero.
Infine, gli acidi grassi Omega 3:
supportano lo sviluppo delle
capacità cognitive e visive del
nascituro, ma sembrano poter
avere un ruolo significativo nel
proteggere dopo la nascita il
bambino dalle allergie e nello
sviluppo del suo quoziente
intellettivo.
In più, adeguati quantitativi di
acidi grassi Omega 3
ridurrebbero il rischio di
depressione post-partum.
Un consumo regolare di pesce,
due o tre volte la settimana,
dovrebbe mettere al riparo dal
rischio di una sua carenza, ma
nel caso fosse insufficiente,
il medico può consigliare un
integratore.
Insomma, affidarsi alla qualità e
varietà della Dieta Mediterranea
è il consiglio che mette tutti
d’accordo, ma in presenza di
carenze specifiche gli
integratori sono una risposta
valida ed efficace. prevenzione,
salute e benessere.
Silvana Sassi
Bellezza Farmacia 58