Page 48 - Bellezza in Farmacia
P. 48
L’importanza dei probiotici e dei prebiotici
in campo veterinario
Una supplementazione alimentare adeguata serve a modulare il
microbiota e a risolvere la disbiosi intestinale connessa a molte patologie
Probiotici e prebiotici sono ormai da molti anni La disbiosi intestinale si manifesta anche in
al centro della ricerca e del dibattito scientifico, cani e gatti che soffrono di problematiche di
tanto in campo umano quanto in quello altra natura, quali l’obesità, la patologia
veterinario e, in particolare, nell’alimentazione renale cronica, il diabete mellito e persino
del cane e del gatto. problematiche comportamentali ma, ad oggi,
L’attenzione è concentrata sulla capacità che le ricerche sui probiotici nel trattare queste
essi hanno di promuovere la proliferazione e situazioni, non consentono ancora di avanzare
l’equilibrio della flora batterica intestinale, dalla certezze sulla loro efficacia.
quale dipende il benessere dell’intero organismo. Non va trascurato comunque che, anche i
In presenza di uno squilibrio microbico intestinale prebiotici, grazie alla loro capacità di stimolare
causato da una crescita eccessiva di batteri la proliferazione di specie batteriche benefiche,
“cattivi” all’interno di questa parte del corpo, sono modulatori del microbiota intestinale.
che ne provocano l’irritazione, la modulazione “L’impiego di molecole prebiotiche, per
del microbiota intestinale si ottiene con esempio, dovrebbe essere sempre preso in
un’integrazione alimentare. considerazione presenza di gravi patologie
Di che tipo? del fegato e dei reni, nei quali è necessario
“Attraverso l’aggiunta ridurre la proteolisi batterica intestinale”
al cibo dell’animale di - osserva ancora Biagi.
supplementi alimentari a
base di microrganismi vivi Silvana Sassi
(batteri e lieviti probiotici),
microrganismi spenti o parti
di essi (batteri tindalizzati,
mannano-oligosaccaridi, ecc.),
molecole ad azione prebiotica
ed estratti vegetali di diversa
natura” - ha detto Giacomo Biagi,
Dipartimento di Scienze Mediche
Veterinarie Alma Mater Studiorum
Università di Bologna, all’ultimo
Cogresso SiNut.
Purtroppo, una criticità importante legata
all’utilizzo dei probiotici, è data dalla necessità
di essere autorizzato, con un iter costoso,
che di fatto ha ridotto l’impiego in Europa a tre
soli ceppi: un ceppo di Enterococcus faecium, uno
di Lactobacillus acidophilus (entrambi utilizzabili
anche per il gatto) ed uno di Bacillus subtilis.
“Fra le condizioni patologiche del cane e
del gatto che sono caratterizzate da disbiosi
intestinale - aggiunge Biagi - le più importanti
sono le gastroenteropatie croniche che,
nella maggior parte dei casi, possono essere
gestite efficacemente con il passaggio ad una
nuova dieta e con l’utilizzo di supplementi
probiotici, senza alcun bisogno di ricorrere
all’impiego di farmaci”.
46