Page 67 - BELLEZZA IN FARMACIA

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Nuce Health World Expo 2016 cambia format
e strategie di internazionalizzazione
Il 17/18 marzo a Bologna l’eccellenza dell’industria nutraceutica
e cosmeceutica
Si svolgerà quest’anno nella nuova location di Bologna Fiere e, in concomitanza
con Cosmoprof Worldwide Bologna e Cosmopack (la manifestazione di riferimento
per la supply chain del settore beauty), NUCE Health World Expo, il salone
internazionale per l’industria nutraceutica, cosmeceutica, functional foods &
beverages e health ingredient.
L’evento, realizzato in partneship con Federsalus, offre l’opportunità unica in Italia di
trovare riunita l’intera filiera cosmeceutica e nutraceutica, in grado di mettere a
disposizione dei consumatori prodotti innovativi realizzati seguendo i più alti
standard di sicurezza e qualità. Non solo. La concomitanza con Cosmopack
consentirà alle aziende espositrici di NUCE di internazionalizzare il proprio business,
entrando in contatto con i decision maker delle aziende beauty dei principali
mercati esteri.
A completare l’offerta di NUCE, un ricco programma di convegni e workshop,
dedicati al mercato dei nutraceutici e dei nutricosmetici, alle regolamentazioni e alle
innovazioni nell’ambito degli ingredienti e delle formulazioni.
Nuova brand image per Guna, che punta sul claim
“La scienza senza Violenza”
Restyling del sito web per una consultazione più diretta e fluida
Apre il 2016 all’insegna del rinnovamento
Guna, azienda leader in Italia nel settore della
produzione e distribuzione di farmaci di origine
biologico-naturale. A guidare la nuova
immagine del marchio il nuovo sito web e il
claim “La Scienza senza Violenza”, che
sottolinea la vocazione dell’azienda alle terapie Estetica e Bellezza”.
per la prevenzione delle malattie e la ricerca
dell’equilibrio psico-fisico ottimale.
Tra le novità del sito web, più diretto e facile
da consultare, una sezione “Trova farmacia”
che consente agli utenti di trovare comodamente la farmacia più vicina e un’altra
“Trova medico”, che permette di scrivere rapidamente una mail per trovare l’esperto
più indicato per le differenti patologie.
L’ormone FGF21 protegge la ghiandola del timo
dall’invecchiamento
La scoperta, fatta da un team di ricercatori americani, avrebbe ricadute
importanti sulle aspettative di vita
Da sempre lo si cerca in ogni modo, ma fino oggi l’elisir di lunga vita è sembrato
essere irraggiungibile. Potrebbe esserci una svolta, però, con la scoperta di un
gruppo di ricercatori della School of Medicine di Yale, che ha individuato nella
ghiandola del timo (posta dietro allo sterno e davanti al cuore) un ormone in grado
di allungare l’aspettativa di vita del 40%.
Ancora presto per parlare della ricetta della giovinezza, ma
secondo gli scienziati americani, aumentando i livelli
dell’ormone conosciuto come FGF21, si potrà proteggere il
sistema immunitario dai danni causati dall’età.
I risultati della ricerca, che ha studiato topi anziani
geneticamente modificati con elevati o scarsi livelli di FGF21 -
e sono stati pubblicati sul Daily Mail - hanno mostrato come
l’incremento dell’ormone ha protetto la ghiandola endocrina
del timo dall’aumento di peso collegato all’età avanzata, oltre
ad aver aumentato la capacità della ghiandola di produrre
nuovi linfociti T, mentre l’abbassamento dei livelli di FGF21 ne
ha invece accelerato la degenerazione.
Dalla valorizzazione degli scarti
della vite alle “Donne della vite”
Sempre più numerose le attività a sostegno
di questa pianta rampicante dalle mille virtù
Gli svariati utilizzi della Vitis e, in particolare, della Vitis vinifera L.,
da cui si ricavano l’uva e il vino, sono ampiamente noti.
In cosmetica, in particolare, la presenza in essa di quegli
straordinari antiossidanti naturali che si chiamano
polifenoli, ha portato allo sviluppo di linee di successo,
soprattutto nel settore anti-age.
Intorno alla vite si muove un universo di iniziative tese alla
sua valorizzazione. È recentissima, per esempio, la
creazione della prima filiera green a Km 0. Un progetto di
utilizzo dei sottoprodotti della vite per estrarre un pool di
fitocomplessi ad alto valore nutraceutico per la pelle,
riducendo al minimo l’impiego di solventi.
L’iniziativa di ricerca e conseguente applicazione in ambito
cosmetico, è frutto della collaborazione con l’Istituto
Sperimentale di Ricerca ‘Lazzaro Spallanzani’ di Rivolta d’Adda
(Cremona) e il Polo Tecnologico della Cosmesi di Crema. A breve
saranno disponibili i primi esiti di Laboratorio di questa
sperimentazione.
Iniziativa al femminile è, invece, quella che vede protagonista un gruppo di
professioniste che a vario titolo si occupano della vite - sono, infatti, agronome,
enologhe, giornaliste, comunicatrici, ricercatrici, analiste, ristoratrici e sommelier -
che hanno creato l’Associazione “Donne della vite”.
L’obiettivo? Creare un punto di riferimento e un’occasione di aggregazione per
le donne che operano nel mondo vitivinicolo, enfatizzando non solo la
professionalità, ma anche la capacità e, soprattutto, la sensibilità unica delle
donne in un mondo tradizionalmente appannaggio maschile.
L’approccio femminile punterà su “ creatività e innovazione, ispirandosi a Etica,
Meno della metà degli europei conosce
gli effetti del caffè sulla salute
Lo rivela una nuova ricerca condotta dall’Institute
for Scientific Information on Coffee
Che piaccia è fuori discussione, dal momento che il 40% degli europei inizia la
giornata con una tazzina di caffè, ma che gli amanti di questa bevanda
conoscano i benefici che un consumo corretto ed equilibrato può
apportare al benessere dell’organismo, non è scontato. A dimostrarlo
una ricerca internazionale condotta dall’Institute for Scientific Information
on Coffee (ISIC) su un campione di 4.000 consumatori in 10 Paesi
europei: 7 europei su 10 ritengono di seguire uno stile di vita salutare,
ma più di metà degli intervistati non conosce quali benefici possano
derivare dal consumo di questa bevanda. Un’evidenza epidemiologica
ha dimostrato che il consumo di tre o quattro tazze di caffè al giorno,
comparato con il consumo nullo o inferiore a due tazze al giorno, può
essere associato a una riduzione approssimativa del 25% del rischio di
sviluppo del diabete 2. Un regolare, moderato consumo di caffè per tutta la vita è
associato, poi, a un ridotto rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e di
Parkinson. L’assunzione di 75 mg di caffeina può incrementare l’attenzione e la
vigilanza, ma numerose evidenze scientifiche suggeriscono anche un’associazione
tra consumo di caffè e diminuzione del rischio cardiovascolare.
Per maggiori informazioni: www.coffeeandhealth.org
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