Page 52 - Bellezza in Farmacia
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Cresce del 13,8% il fatturato del settore                   La app Cosmile ora anche in lingua
         cosmetico e l’export vola oltre i                           italiana
         7 miliardi di euro                                          Il database con gli ingredienti dei prodotti cosmetici disponibile
         Trainanti nel paniere dei consumi cosmetici i prodotti per la cura   in nove diverse lingue
         del viso, del corpo e la profumeria alcolica                A un anno dal lancio della app Cosmile, che raccoglie il database
         Nel 2023 il fatturato totale del settore cosmetico italiano ha superato i   con le informazioni relative a circa 30mila ingredienti utilizzati nelle
         15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022.   formulazioni cosmetiche, fa il suo debutto la versione in italiano.
                                                                     Disponibile sul sito https://cosmileeurope.eu/it il database è stato
         Per il 2024 gli orizzonti, stando ai preconsuntivi di Cosmetica Italia, sono   realizzato dall’Associazione europea dell’industria cosmetica
         ancora più rosei e vedono il fatturato oltrepassare i 16,6 miliardi di euro   (Cosmetics Europe) e consente di acquisire informazioni sulle
         (+9,8% sul 2023). A trainare il comparto ancora l’export, che negli ultimi   proprietà degli ingredienti, le funzionalità, l’origine e sui principali
         20 anni ha visto raddoppiare il suo peso sul totale del fatturato: oggi   prodotti in cui trovarli.
         costituisce il 46% della produzione.                        Uno strumento attendibile e validato scientificamente, ora disponibile
         A quali destinazioni sono destinati i nostri cosmetici?     in nove diverse lingue, che consente ai cittadini di personalizzare la
         Ai Paesi storicamente partner, come Stati Uniti, Francia e Germania, ma   app con la lista di ingredienti di proprio interesse e di consultarne
         si assiste anche un progressivo spostamento verso nuove destinazioni   velocemente la composizione.
         extraeuropee. Sempre positivo, comunque, l’andamento dei consumi
         interni, che nel 2023 hanno superato quota 12,5 miliardi, con un
         incremento del  9,4% sul 2022.
         A fare la parte del leone tra i canali distributivi, ancora una volta la Grande
         Distribuzione (oltre 5,2 miliardi di euro), mentre le performance di crescita
         maggiori sono quelle di Profumeria, E-commerce ed Erboristeria.
         La Farmacia mantiene il trend di crescita (+7,5%) degli ultimi anni.
         Andando nel dettaglio delle categorie prodotto, dal confronto tra il
         2023 e il periodo pre-Covid emergono le ottime performance dei prodotti
         per il trucco viso (+20%) e labbra (+14,6%), sulla scia del positivo rimbalzo
         post pandemia: in particolare, si rileva il grande interesse dei consumatori
         per correttori per guance, fard e terre (+31,2% rispetto al 2022) e le ciprie
         (+22,2%).  Sull’altro fronte, le categorie che hanno avuto un’impennata di
         consumi in pandemia, come i prodotti per l’igiene corpo e i prodotti per la
         cura dei capelli, ridimensionano la propria crescita.
         Considerando, infine, l’intero paniere di consumo di cosmetici, i prodotti   Il futuro è sempre più… “farmacia dei
         per la Cura viso (16,4%), la Cura corpo (15,1%) e la Profumeria alcolica   servizi” con il Ddl semplificazioni
         (14%) restano trainanti in termini di peso sul totale degli acquisti nei   Un’accelerazione di un percorso iniziato quindici anni fa,
         canali tradizionali.                                         che prevede un ampliamento di prestazioni e spazi fisici
                                                                      Per risalire all’incipit del progetto “farmacia dei servizi” bisogna
                                                                      tornare indietro al Dlgs del 2009, con il quale fu disegnato
                                                                      il primo identikit, a cui seguirono tre decreti ministeriali con
                                                                      l’“elenco” delle prestazioni effettuabili in farmacia.
                                                                       Con la pandemia il progetto ha avuto una forte accelerazione,
                                                                      creando le premesse di quel salto in avanti che si sta
                                                                      compiendo oggi.
                                                                      Il Ddl semplificazioni apre la strada a 360 gradi alle vaccinazioni,
                                                                      per esempio. Oltre a quelle per influenza e Covid già disponibili,
                                                                      tutti i vaccini previsti dal piano nazionale delle vaccinazioni per
                                                                      gli over 12, ma anche i tamponi diagnostici salivari e orofaringei,
                                                                      servizi di telemedicina, oltre alla possibilità di scegliere il proprio
                                                                      medico di famiglia o il pediatra.
                                                                      Nuovi servizi e, in parallelo, nuovi spazi fisici con tanto di
                                                                      insegna, che si affiancherà alla tradizionale croce verde.
          Nuove certezze sulla pericolosità delle                     Un cambio pelle per la farmacia, che sarà una vera rivoluzione
          microplastiche                                              anche per il cittadino.
                  Secondo uno studio italiano raddoppiano il rischio
                      di infarto e ictus
                        Che le micro e le nano plastiche siano dannose
                         per la salute è risaputo da tempo, ma la prova
                          scientifica è arrivata ora da uno studio italiano
                          pubblicato su The New England Journal of
                          Medicine e realizzato dall’Università della
                          Campania “Luigi Vanvitelli”. La ricerca non solo
                          ha individuato la presenza di microplastiche
                         nelle placche aterosclerotiche, i depositi di grasso
                       rischiosi per il cuore, ma ne ha soprattutto rivelato
                     la pericolosità, in quanto raddoppiano il rischio di
          infarto e ictus. Una scoperta di portata enorme, che apre tutta una
          serie di interrogativi a cui la ricerca dovrà dare ulteriori risposte.




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